Al cuore del protocollo MCP c’è l’obiettivo di aiutare i genitori a rilassarsi e riflettere positivamente sul loro ruolo. Spesso le aspettative alte, le giornate frenetiche e il desiderio di fare il meglio possibile fanno sì che stress ed esaurimento entrino, senza essere invitati, nella vita quotidiana della famiglia.
MCP pone l’attenzione sul valore del prendersi cura di sé, della gestione dello stress e dell’auto-regolazione. Mette l’accento sul diventare consapevoli di come facciamo le cose, piuttosto che sul farle bene. La maggior parte dei genitori che hanno partecipato a corsi di MCP ci hanno raccontato che ora sono più attenti a ciò che li nutre e li sostiene, piuttosto che a ciò che è necessario, sia per sé stessi che nella relazione con i propri bambini.
Il protocollo pone le sue basi scientifiche su Mindfulness (secondo l’approccio di Jon Kabat-Zinn), mindful self-compassion (secondo l’approccio di Chris Germer and Kristin Neff), neuroplasticità positiva (di Rick Hanson) e sui sistemi biologici di regolazione della motivazione e delle emozioni (di Paul Gilbert).
In questo momento è in corso uno studio clinico controllato randomizzato condotto dall’Università di Heidelberg and Kassel in Germania, per valutare l’efficacia del protocollo, specialmente il suo focus su self-compassion.